Ho iniziato la mia attività di graphic designer toccando i materiali che inserivo nei miei progetti. Ho toccato l’acqua, fotografandola in vari modi e forme, come anche rubinetti, tubi e lampadine. Progettare per 20 anni per multinazionali del settore idrico, del gas ed energetico, mi ha permesso di fare infiniti esperimenti.

Ho setacciato i materiali più disparati, superfici naturali o artefatti con effetti interessanti. Nei primi anni della mia attività ho vissuto questa esperienza manuale e artigianale e quando mi sono trovata davanti ad un monitor ho usato la stessa modalità, passando al setaccio colori, textures, caratteri, immagini e forme.

Cerco, guardo in modo quasi compulsivo immagini e forme in attesa della scintilla giusta che crei la connessione.